Questo nuovo tipo di plastica è fatto per degradare nell’acqua di mare
In cinque siti negli oceani del mondo, i rifiuti di plastica si accumulano in grandi vortici vorticosi, il più grande dei quali è tre volte la dimensione della Francia. Milioni di tonnellate di plastica entrano negli oceani ogni anno, danneggiando gli ecosistemi marini, danneggiando gli animali oceanici e entrando nella catena alimentare umana.
I ricercatori giapponesi hanno sviluppato un nuovo tipo di plastica biodegradabile che potrebbe aiutare. Il materiale, riportato sulla rivista Polimeri di carboidrati, è costituito da amido e cellulosa, e potrebbe essere un passo verso una plastica biodegradabile a basso costo che può essere prodotta in serie.
Al vertice del G20 di Osaka la scorsa estate, i paesi membri hanno concordato un quadro chiamato Osaka Blue Ocean Vision avviato dal Giappone, che prevede di portare gli sforzi globali per ridurre l’inquinamento da plastica oceanica a zero entro il 2050.
Le plastiche biodegradabili, che si degradano nell’ambiente in prodotti chimici più piccoli e innocui, esistono già. Ma non sono così forti o resistenti all’acqua come le onnipresenti plastiche commerciali come il polietilene. Costano anche il doppio delle materie plastiche a base di petrolio e possono anche essere prodotte solo in piccole quantità.
I ricercatori dell’Università di Osaka hanno realizzato la nuova plastica trasparente con cellulosa e amido. Entrambi sono comuni, economici polimeri biologici naturali. L’amido si trova nel mais e nelle patate, mentre la cellulosa è il componente principale delle pareti delle piante. “Poiché questi materiali sono economici e il processo di produzione è semplice, possiamo aspettarci che il materiale sviluppato sarà presto messo in pratica”, ha detto il professore di chimica applicata Taka-Aki Asoh.
La plastica è una membrana fatta di amido che è rinforzata con minuscole fibre di cellulosa microscopiche. È forte e non si gonfia in acqua. Ma si rompe in acqua di mare nel tempo.
“Abbiamo grandi aspettative che il nostro materiale possa aiutare a risolvere il crescente problema globale dell’accumulo di detriti marini e avere un impatto sociale importante”, ha affermato Asoh.
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