The postmodernist model of audience effects

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I postmodernisti sostengono che i media sono parte integrante della società postmoderna. Gli individui utilizzano attivamente i media per costruire le loro identità, e c’è un senso di giocosità, creatività e imprevedibilità su come vanno a fare questo.

I postmodernisti criticano altre teorie sugli effetti sul pubblico, in particolare il modello di siringa ipodermica per assumere che il pubblico sia omogeneo (lo stesso) e qualsiasi modello che supponga che esista una lettura dominante o preferita dei messaggi dei media, come il modello di analisi della ricezione.postmodernism-media-effects.png

Un pubblico diversificato e attivo

Gli individui leggono i media in una varietà di modi diversi e il modo in cui leggono i contenuti dei media dipende da una serie di fattori, inclusa la totalità delle precedenti esperienze di vita di un individuo. Il pubblico può anche cambiare il modo di interpretare i contenuti multimediali nel tempo e fare più letture dello stesso contenuto contemporaneamente.

Ne consegue che di tutti i modelli di effetti sul pubblico, il modello postmodernista vede il pubblico come il più attivo.

Non esiste una realtà “sottostante”

Infine, i postmodernisti sostengono anche che i media sono costitutivi delle realtà delle persone – non c’è una realtà più profonda sotto le rappresentazioni dei media, le rappresentazioni dei media non sono meno reali della realtà non mediatica (se davvero esiste una cosa del genere!). È quindi privo di significato dire che i media hanno un “effetto” sul pubblico in quanto fare una tale affermazione presuppone che le rappresentazioni dei media e il pubblico siano due cose diverse, nel postmodernismo non lo sono, sono la stessa cosa.

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