Vita reale (album Emeli Sandé)

Valutazioni professionali
Valutazione punteggi
Fonte Valutazione
Allmusica
3.5/5 stelle
Belfast Telegraph 9/10
Classic Pop 7/10
Evening Standard
3/5 stelle
La Musica
3.5/4 stelle

Lucy Mapstone del quotidiano scozzese The National ha scritto che ” I primi due album di Sande hanno raggiunto rispettivamente il numero uno e il numero due nelle classifiche, quindi ha molto da vivere. Ma, onestamente, questo può essere il suo lavoro migliore, ma dopo aver attraversato un periodo di difficoltà nella sua vita, Sandé è uscito dall’altra parte e, attraverso questa nuova collezione, si alza come la proverbiale fenice con melodie che sono un nuovo livello di epica, tutto melodico ed edificante e inno-like con la strana influenza Motown o gospel gettata dove appropriato.”L’editore di AllMusic Andy Kellman ha valutato la vita reale di tre stelle e mezzo su cinque. Ha ritenuto che l’album “mira ad alleviare, elevare e motivare Come i due precedenti album in studio di Sandé, è basato sul pop maturo, ma la sua integrazione di altri generi e stili — un po’ di reggae, un po ‘ di blues, disco e più gospel che mai — è fatto con più finezza. L’assenza di cuciture, combinata con performance vocali dal cuore pieno, contrasta tutte le banalità e le metafore di volo-uccello-come-libertà.”

Wyndham Wallace di Classic Pop sentiva che ” Sandé non sembra interessata a rompere un nuovo terreno quando può preservare e riverire il vecchio territorio: La vita reale la immerge nelle tradizioni dell’anima gospel, con voci ammassate parte integrante del suo stile, quindi se ti senti a tuo agio con le formule, non ti dispiacerà che sia formulaic. Nella sua recensione per Evening Standard Jochan Embley ha scoperto che ” La vita reale è tutt’altro che avventurosa in termini di songwriting-troppo spesso, le strutture sembrano leggermente dai numeri. Le corde tese e ascendenti verso la fine di “Honest” sono le più vicine alla sperimentazione e sono abbastanza convincenti da farti desiderare che Sandé abbia preso rischi simili altrove. Detto questo, aggrappandosi alle sue radici soul-flesse, Sandé riesce a evitare qualsiasi tropo pop moderno, che almeno conferisce all’album un’autenticità disarmante.”

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